Corso di parapendio
Quiz online
quiz da esame per rilascio atestato di volo vds/vl
Volo in parapendio tandem
Stazione meteo decollo
Contatti
AERODINAMICA
AERODINAMICA
Facciamo due quiz!
Passo
1
di
21
4%
AERODINAMICA
Che cosa studia l’aerodinamica?
Lo spostamento delle masse d’aria nell’atmosfera terrestre.
Le leggi che regolano il moto di corpi solidi immersi in un fluido gassoso.
Le leggi della dinamica dei fluidi.
Che cosa è un’ala?
È un corpo di forma qualsiasi che genera solo portanza quando posto in movimento rispetto all’aria.
È un corpo di forma prestabilita che genera portanza aerodinamica in ogni condizione
È un corpo di forma appropriata che posto in movimento rispetto all’aria genera forze aerodinamiche.
Che cosa s’intende per “profilo alare”?
La proiezione dell’ala sul piano verticale passante per le estremità alari.
La sezione di un’ala, determinata su un piano perpendicolare all’asse trasversale
La proiezione dell’ala sul piano orizzontale
Quali sono i più comuni tipi di profilo alare utilizzati nel VDS/VL?
Cavo convesso e biconvesso simmetrico.
Piano convesso ed ellittico simmetrico.
Concavo convesso, piano convesso e biconvesso.
Che cosa s’intende rispettivamente per bordo d’attacco e per bordo d’uscita di un’ala?
Il bordo esterno ed interno dell’ala.
La parte dell’ala che si attacca alla fusoliera e l’estremità alare.
Il bordo anteriore ed il bordo posteriore di un’ala.
Che cosa è la corda alare o aerodinamica?
È il segmento di retta che identifica il piano di simmetria dell’ala.
È la distanza tra le due estremità alari.
È il segmento di retta che unisce il bordo d’attacco al bordo d’uscita del profilo alare.
Che cosa s’intende rispettivamente per estradosso e intradosso di un’ala?
La superficie superiore ed inferiore dell’ala stessa.
La superficie inferiore e la superficie superiore dell’ala stessa.
La superficie interna ed esterna dell’ala stessa
Che cosa s’intende per apertura alare?
La distanza tra le due estremità alari.
La distanza tra bordo d’attacco e bordo d’uscita del profilo alare.
La massima distanza tra estradosso ed intradosso dell’ala.
Che cosa s’intende per allungamento di un’ala?
È la distanza tra le estremità alari.
È il rapporto tra superficie alare e apertura alare.
È il rapporto tra il quadrato dell’apertura alare e la superficie dell’ala.
Quant’è l’allungamento di un’ala di 25 m2 di superficie dotata di un’apertura alare di 10 m?
2.5 (due virgola cinque).
4 (quattro).
6.25 (sei virgola venticinque).
Quali sono gli assi attorno ai quali si muove un’ala?
Quello longitudinale, quello trasversale e quello verticale
Quello longitudinale e quello trasversale
Quello longitudinale e quello verticale.
Come si chiama il movimento di un’ala rispetto al suo asse longitudinale?
Rollio
Beccheggio
Imbardata
Come si chiama il movimento di un’ala rispetto al suo asse trasversale?
Imbardata
Rollio
Beccheggio
Come si chiama il movimento di un’ala rispetto al suo asse verticale?
Rollio
Beccheggio
Imbardata
L’ala può essere considerata una “macchina”?
Si, perché trasforma un tipo di energia in energia di tipo diverso.
No, perché priva di particolari meccanismi.
Solo se dotata di superfici mobili.
Il movimento di un’ala:
perturba l’aria circostante, ma solo al di fuori di un “tubo di flusso”.
non disturba l’aria circostante.
perturba l’aria circostante all’interno del così detto “tubo di flusso”.
Per quale motivo parlando di aerodinamica è necessario fare riferimento al “tubo di flusso”?
Perché gli esperimenti in galleria del vento sono effettuati in un locale a forma di tubo.
Perché le leggi dell’aerodinamica che regolano il volo valgono all’interno appunto di un tubo ideale detto “tubo di flusso”.
Perché si usa fare così in fisica.
Che cosa è un “tubo di flusso”?
La zona interessata dalla sola scia di un’ala in movimento.
Un congegno per la misura della velocità di un’ala.
La porzione di aria perturbata dal passaggio di un’ala.
All’interno di un “tubo di flusso”:
la presenza di un solido opportunamente profilato non disturba il flusso di un fluido.
la presenza di un solido determina necessariamente una variazione di portata.
la presenza di un solido perturba comunque il flusso del fluido.
Un profilo investito da aria in movimento determina gli stessi effetti aerodinamici di un profilo che si muove nell’aria?
Dipende solamente dalla forma del corpo solido.
No, indipendentemente dalla velocità e direzione del movimento relativo.
Si, ma solo se coincidono velocità e direzione del movimento relativo.
Che cosa è il vento relativo?
Il vento incontrato dall’ala in quanto in movimento o il movimento relativo dell’aria rispetto all’ala.
La differenza di velocità dell’aria su estradosso ed intradosso dell’ala in volo.
La differenza di velocità dell’aria che si riscontra sulle due semiali in virata.
La velocità di cui è dotata un’ala e le forze a essa applicate quando vola sono:
grandezze numeriche semplici con le quali è quindi possibile effettuare qualsiasi operazione
grandezze fisiche che non si possono rappresentare graficamente ma che possono sommarsi e sottrarsi geometricamente
grandezze fisiche rappresentabili con vettori (con direzione, verso, intensità e punto d’applicazione definiti) che si possono comporre o scomporre tra loro.
Quando si parla di pressione di un fluido su una superficie che cosa s’intende?
È la forza che il fluido stesso esercita sull’ unità di superficie
È il rapporto tra la forza che il fluido esercita sulla superficie e il quadrato della superficie stessa.
È il prodotto della superficie per la forza che il fluido esercita sulla stessa.
La pressione di un fluido in movimento all’interno di un tubo di flusso è la somma di:
pressione dinamica e peso del fluido.
pressione dinamica e pressione statica.
pressione statica e portata del tubo di flusso.
Che cosa è la pressione statica di un fluido?
È il rapporto tra peso e densità del fluido
È il peso della colonna di fluido che insiste sull’unità di superficie.
È il rapporto tra peso e velocità del fluido.
Che cosa è la pressione dinamica di un fluido?
È il rapporto tra la velocità di un fluido in movimento e la superficie del solido immerso in esso
È la pressione che un fluido esercita sulla superficie di un solido immerso in esso per effetto della velocità di scorrimento.
È il rapporto tra la velocità di un fluido in movimento e la sua densità.
Che cosa rappresenta l’espressione “1/2 ρ V2”?
La pressione statica di un fluido la cui densità è pari a “ρ”.
La pressione dinamica di un fluido la cui densità è pari a “ρ” e la cui velocità è pari a “V”.
La densità dell’aria ad una certa velocità.
La portanza e la resistenza sono direttamente proporzionali:
alla pressione totale.
alla pressione dinamica.
alla pressione statica.
I filetti fluidi che incontrano un profilo alare generando portanza, con quale principale differenza scorrono sulle superfici?
Differenza molecolare.
Differenza di densità.
Differenza di velocità.
La velocità dell’aria su un’ala in volo è:
maggiore sull’estradosso.
maggiore sull’intradosso
identica sulle due superfici dell’ala.
Un profilo in volo genera una pressione dinamica:
identica sulle due superfici dell’ala.
maggiore sull’estradosso.
minore sull’estradosso
Un profilo in volo genera una pressione statica:
identica sulle due superfici dell’ala.
minore sull’estradosso.
maggiore sull’estradosso.
La legge di Bernoully dice:
che la somma della pressione statica e dinamica del fluido è costante
che l’andamento della pressione statica del fluido non dipende da quello della pressione dinamica dello stesso
che la somma della pressione statica e dinamica del fluido non è costante.
Che cosa mette in evidenza la legge di Bernoully in un tubo di Venturi a portata costante?
Che variando la sezione del tubo, varia solo la pressione dinamica del fluido
Che variando la sezione del tubo, pressione e velocità del fluido rimangono invariate
Che variando la sezione del tubo variano velocità, pressione statica e pressione dinamica. La pressione totale non varia.
In un tubo di Venturi avente portata costante, al variare della sezione:
la velocità del fluido varia.
la velocità del fluido non varia.
la pressione totale del fluido varia.
In un tubo di Venturi avente portata costante la somma della pressione statica e della pressione dinamica del fluido (pressione totale):
è costante al variare della sezione.
dipende dalla densità del fluido.
è variabile al variare della sezione.
All’interno di un tubo di flusso a portata costante, se la sezione diminuisce:
la velocità del fluido aumenta e quindi la pressione totale varia.
la velocità del fluido aumenta e la sua pressione dinamica aumenta.
la velocità del fluido aumenta e la sua pressione dinamica diminuisce.
All’interno di un tubo di flusso a portata costante dove la sezione aumenta:
la velocità del fluido diminuisce e la sua pressione statica diminuisce.
la velocità del fluido diminuisce e la sua pressione statica aumenta.
la velocità del fluido diminuisce e quindi la pressione totale varia.
L’ala di un deltaplano o di un parapendio utilizza il principio di Bernoully applicato a un tubo Venturi?
No
Si, ma non nel volo in termica.
Sì
I profili del deltaplano e del parapendio sono principalmente di tipo:
biconvesso simmetrico.
concavo-convesso o biconvesso.
piano-convesso.
Che cosa è la risultante aerodinamica?
È una forza sempre diretta perpendicolarmente alla traiettoria di volo.
È la risultante di tutte le forze prodotte dall’ala in movimento rispetto all’aria.
È la risultante o somma vettoriale del peso e della portanza.
La risultante aerodinamica è una forza:
perpendicolare alla traiettoria di volo o al vento relativo.
diretta verso l’alto e per questo in grado di contrastare la forza peso.
sempre parallela alla traiettoria di volo o al vento relativo.
La risultante aerodinamica si scompone in portanza e resistenza. Esse sono rispettivamente:
la portanza parallela al vento relativo od alla traiettoria di volo, la resistenza perpendicolare ad essi.
la portanza perpendicolare alla traiettoria di volo od alla direzione del vento relativo, la resistenza parallela ad esse.
la portanza perpendicolare alla corda alare e la resistenza parallela alla corda alare.
Se un profilo alare è investito da un vento relativo, si può sempre affermare che:
la resistenza generata dipende unicamente dalla forma del profilo.
non si genera portanza senza che si generi resistenza.
si genera portanza
Nel volo del deltaplano e del parapendio:
la resistenza a velocità costante, è uguale e opposta alla componente del peso lungo la traiettoria.
la resistenza è uguale e opposta alla velocità sulla traiettoria.
la portanza e la resistenza si equilibrano.
La resistenza è una forza aerodinamica che può essere considerata:
sempre perpendicolare alla traiettoria di volo.
sempre parallela alla traiettoria di volo o alla direzione del vento relativo.
sempre parallela alla corda aerodinamica.
Qual è la formula della resistenza?
R = 1/2 ρ S2 Cr V
R = 1/2 ρ S Cr V
R = 1/2 ρ S Cr V2
In quale modo varia la resistenza aerodinamica di un’ala variando la densità dell’aria e la superficie dell’ala stessa?
Varia proporzionalmente.
Non varia in alcun modo.
Varia in modo inversamente proporzionale.
Di quanto varia la resistenza aerodinamica di un profilo alare triplicandone la velocità:
diviene nove volte più grande.
del triplo.
non varia.
Che cosa è il Cr?
Una forza che dipende dalla forma del profilo e dalla sua incidenza di volo.
Un coefficiente numerico che dipende dal carico alare.
Un coefficiente numerico che dipende dalla forma del profilo e dalla sua incidenza di volo.
Da quali tipi di resistenza è composta la resistenza aerodinamica di un’ala di deltaplano o parapendio?
Dalla resistenza di attrito e da quella di forma.
Dalla resistenza di attrito, da quella di forma e da quella indotta.
Dalla resistenza di forma e da quella indotta.
Che cosa è la resistenza di forma?
È la parte di resistenza dovuta alle dimensioni del corpo indipendentemente dalla forma aerodinamica dello stesso.
È una forza il cui valore può essere nullo se la forma del corpo è molto aerodinamica.
È la parte di resistenza dovuta alla forma più o meno aerodinamica di un corpo.
Su quale tipo di resistenza influisce principalmente lo spessore del profilo alare?
Sulla resistenza indotta.
Sulla resistenza di attrito.
Sulla resistenza di forma.
La resistenza di forma:
diminuisce all’aumentare della velocità.
aumenta all’aumentare della velocità.
non varia al variare della velocità.
Che cosa è la resistenza di attrito?
È la parte di resistenza dovuta alla presenza inevitabile dei vortici marginali.
È la parte di resistenza dovuta alle dimensioni dell’ala.
È la parte di resistenza dovuta all’attrito dell’aria sulla superficie dell’ala.
Che cosa s’intende per strato limite?
Lo strato d’aria più prossimo all’ala compreso tra la superficie alare e lo strato nel quale la velocità del vento relativo è quella di regime.
Lo strato d’aria immediatamente esterno al tubo di flusso in cui è immersa l’ala.
Lo strato d’aria compreso tra superficie alare e superficie interna del tubo di flusso in cui vola l’ala.
La resistenza d’attrito:
non dipende dalla natura dello strato limite.
dipende anche dalla natura dello strato limite.
dipende dalla forma e dalle dimensioni dell’ala.
Come varia la resistenza d’attrito al variare della velocità?
Rimane costante al variare della velocità.
Aumenta all’aumentare della velocità.
Aumenta al diminuire della velocità.
Che cosa è la resistenza indotta?
È la parte di resistenza dovuta alla forma e alle dimensioni dell’ala.
È la parte di resistenza dovuta all’attrito dell’aria sulla superficie alare
È la parte di resistenza dovuta al prodursi dei vortici marginali o d’estremità alare.
La resistenza indotta è originata:
dallo spessore più o meno rilevante dell’ala che oltre certi valori produce vortici marginali.
dalla differenza di pressione statica sotto e sopra l’ala.
dall’attrito dell’aria sulla superficie alare che produce i vortici marginali.
E’ vero che la resistenza indotta dipende dall’allungamento alare?
No.
Si, anche da esso ed è minore quando è maggiore l’allungamento.
Si e da nessun altro parametro o fattore.
La resistenza indotta varia al variare della velocità?
Si, diminuisce all’aumentare della velocità.
No
Si, aumenta all’aumentare della velocità.
A parità di altre condizioni un’ala con allungamento maggiore:
è più efficiente.
è meno efficiente.
più resistente.
Lo scopo principale per cui si tende ad aumentare l’allungamento è:
ottenere minore resistenza di forma.
ottenere minore resistenza d’attrito
ottenere minore resistenza indotta.
L’unica resistenza che diminuisce all’aumentare della velocità è:
quella di forma.
quella d’attrito.
quella indotta.
In che modo la resistenza aerodinamica è proporzionale alla velocità?
Direttamente.
Direttamente e al quadrato della stessa.
Inversamente.
Diminuendo la resistenza aerodinamica di un profilo a parità di altre condizioni si ottiene:
solo una maggiore velocità massima.
solo un minor tasso minimo di caduta.
un miglioramento delle prestazioni con una maggiore efficienza.
La resistenza aerodinamica varia al variare dell’angolo d’incidenza?
Si, ma solo in virata.
No
Sì
Si può diminuire la resistenza aerodinamica sino a ridurla a zero in volo?
Si, in almeno due modi
Si, variando opportunamente l’angolo d’incidenza
No
Adottando un profilo sottilissimo:
la resistenza si annulla se la superficie alare è perfettamente levigata.
la resistenza non si annulla comunque.
la resistenza assume valore zero con incidenza zero.
Che cos’è la portanza?
È una forza ed è la componente orizzontale della risultante aerodinamica.
È una forza ed è la componente della risultante aerodinamica perpendicolare alla traiettoria di volo o alla direzione del vento relativo.
È una forza ed è la componente della risultante aerodinamica, parallela alla direzione del vento relativo o alla traiettoria di volo.
La portanza, in un profilo convenzionale, è generata prevalentemente:
dalla diminuzione di pressione dinamica in corrispondenza dell’estradosso.
dalla diminuzione di pressione statica in corrispondenza dell’estradosso.
dall’aumento di pressione statica sull’estradosso.
La portanza di un’ala dipende:
dall’incidenza solamente.
dal suo disegno, dalla densità dell’aria, dalla superficie alare, dalla velocità con cui si muove e dalla sua incidenza.
dal suo disegno e dall’incidenza solamente.
Qual è la formula della portanza?
P = 1/2 ρ S2 Cp V
P = 1/2 ρ S Cp V
P = 1/2 ρ S Cp V2
Nella formula della portanza il fattore Cp detto coefficiente di portanza è:
un fattore numerico che dipende dal disegno e dall’incidenza del profilo.
una forza perpendicolare alla traiettoria di volo o alla direzione del vento relativo.
una velocità che dipende dall’incidenza del profilo.
Lo spessore del profilo influisce normalmente sul valore della portanza e della resistenza che esso genera?
Si, la portanza mediamente aumenta mentre la resistenza diminuisce con l’aumentare dello spessore.
Si, la portanza diminuisce mentre la resistenza mediamente aumenta con l’aumentare dello spessore.
Si, portanza e resistenza aumentano a parità di altre condizioni con l’aumentare dello spessore
La portanza e la resistenza dipendono anche dalla densità dell’aria?
No non sempre
Sì
No
Che cosa è l’angolo d’incidenza?
È l’angolo compreso tra la corda alare e il piano orizzontale passante per il centro di pressione.
È l’angolo compreso tra la corda alare e la direzione del vento relativo o traiettoria di volo.
È l’angolo compreso tra la corda alare e la direzione del vento meteorologico quando l’ala è in movimento.
L’assetto di un profilo rappresenta un’entità angolare ben distinta dall’incidenza. Esso è per definizione:
l’angolo compreso tra la corda alare e la direzione del vento relativo o traiettoria di volo.
l’angolo compreso tra la corda alare ed il piano orizzontale.
l’angolo compreso tra la direzione del vento relativo o traiettoria di volo ed il piano orizzontale.
Se un profilo alare vola con un assetto di +6° e un’incidenza di +10° la sua traiettoria è:
ascendente e inclinata verso l’alto rispetto al piano orizzontale di 4°.
orizzontale.
discendente e inclinata verso il basso rispetto al piano orizzontale di 4°.
In volo incidenza e assetto di un profilo coinciderebbero:
qualora la traiettoria di volo fosse orizzontale in aria calma.
qualora la traiettoria di volo fosse orizzontale.
qualora la traiettoria di volo fosse curvilinea.
Perché nella formula della resistenza R = 1/2 ϱ Cr S V2 non compare l’angolo d’incidenza al cui variare varia la resistenza stessa?
Perché al variare dell’incidenza varia la sola superficie proiettata
Perché al variare dell’incidenza varia il Cr.
Perché un’altra formula lega incidenza e resistenza aerodinamica.
Per aumentare la portanza di un certo profilo alare è sufficiente aumentare l’angolo d’incidenza?
Si, ma entro ben precisi limiti.
Si, senza alcuna limitazione.
Si, da zero a venti gradi.
Variando l’incidenza di un profilo la portanza:
varia
non varia
varia mentre la resistenza non varia.
Perché nella formula della portanza P = 1/2 ϱ Cp S V2 non compare l’angolo d’incidenza al cui variare varia la portanza stessa?
Perché un’altra formula lega incidenza e portanza.
Perché al variare dell’incidenza varia la sola superficie proiettata
Perché al variare dell’incidenza varia il Cp.
Come può in volo il pilota variare la portanza?
Diminuendo la resistenza aerodinamica.
Mantenendo lo stesso angolo di assetto.
Variando l’angolo d’incidenza entro certi limiti.
Il peso del sistema ala-pilota, cui durante il volo si oppone la risultante aerodinamica, è una forza verticale diretta verso il basso, che si scompone in:
trazione nella direzione della traiettoria di volo e peso apparente in direzione opposta.
trazione perpendicolarmente alla traiettoria di volo e peso apparente nella direzione della stessa.
trazione nella direzione della traiettoria di volo e peso apparente perpendicolarmente alla stessa.
L’energia motrice nel volo in deltaplano e parapendio è fornita:
dall’inerzia cinetica
dalla forza peso.
da forze di natura aerodinamica
Come si chiama l’energia sfruttata dal sistema ala pilota in volo planato?
Energia endotermica.
Energia potenziale.
Energia termica.
Che cosa è la trazione nel volo planato?
È una forza ed è la componente del peso orientata nella direzione della traiettoria di volo.
È una forza che varia al variare della pendenza della traiettoria, ma è indipendente dal peso.
È una forza ed è la componente del peso orientata perpendicolarmente alla traiettoria di volo.
Com’è possibile variare il valore della trazione in volo?
Non può essere variato.
Variando la sola resistenza aerodinamica
Variando la pendenza della traiettoria di volo.
In volo librato rettilineo uniforme il peso apparente, che costituisce la componente del peso perpendicolare alla traiettoria di volo, è equilibrato dalla:
portanza.
resistenza.
trazione.
In virata come variano il peso apparente e la superficie proiettata dell’ala?
Non variano né il peso apparente né la superficie proiettata
Aumenta il peso apparente a causa dell’accelerazione centrifuga e diminuisce la superficie proiettata per motivi geometrici.
Aumentano entrambi, il peso apparente a causa dell’accelerazione centripeta, la superficie proiettata per motivi geometrici.
In virata a causa della forza centrifuga e dell’’inclinazione laterale:
il peso è minore e la superficie é minore.
la resistenza aerodinamica è minore.
il peso apparente è maggiore e la superficie proiettata è minore.
Che cosa s’intende per carico alare?
Il rapporto tra il peso sostentato dall’ala e la superficie della stessa.
Il rapporto tra la superficie dell’ala ed il peso sostentato dalla stessa.
Il carico di rottura dell’ala.
Se il pilota pesa 78 kg, l’attrezzatura di volo, ala compresa, 22 kg e la superficie proiettata è 25 m2, quanto sarà il carico alare?
4 kg/m2.
6 kg/m2.
9 kg/m2.
Se a seguito di una parziale “chiusura” del parapendio la sua superficie alare si riduce:
il carico alare si riduce.
il carico alare aumenta.
il carico alare rimane lo stesso.
Che cosa s’intende per fattore di carico?
Un fattore numerico capace di indicare quante volte il peso del sistema ala-pilota varia per effetto dell’accelerazione centrifuga in virata o di altre accelerazioni positive o negative durante le manovre.
Un fattore numerico capace di indicare di quante volte aumenta la resistenza aerodinamica in virata per effetto della forza centrifuga.
Un fattore numerico caratteristico di un tipo di deltaplano o parapendio collegato alla robustezza delle sue strutture verificata in tutti i tipi di manovra in volo.
Durante una virata al sistema ala-pilota viene applicata, per effetto della forza centrifuga, un’accelerazione pari a due “G”. Si può affermare che:
il fattore di carico è raddoppiato, ma è come se il peso del sistema fosse invariato.
il fattore di carico è raddoppiato ed è come se il peso del sistema fosse doppio.
il fattore il carico rimane invariato.
Se durante il volo per qualche motivo il fattore di carico raddoppia, il carico alare
viene dimezzato.
può anche rimanere invariato.
raddoppia.
Che cosa s’intende per centro di pressione o di spinta?
È il punto in cui sempre s’incrociano i tre assi dell’ala, quello di beccheggio di rollio e d’imbardata.
È il punto di applicazione della risultante di tutte le forze aerodinamiche generate dall’ala in movimento nell’aria.
È il punto di applicazione della forza peso.
In volo può variare la posizione del centro di pressione?
Si, al variare dell’angolo d’incidenza
No, perché non dipende da fattori che variano in volo.
Si, ma solo per certi tipi di profilo.
Come varia mediamente la posizione del centro di pressione al variare dell’incidenza su profili autostabili?
Al variare dell’incidenza il centro di pressione non si sposta.
Diminuendo l’incidenza il centro di pressione arretra ed aumentando l’incidenza il centro di pressione avanza
Diminuendo l’incidenza il centro di pressione avanza ed aumentando l’incidenza il centro di pressione arretra.
Che cosa s’intende per baricentro di un apparecchio?
Il punto di intersezione degli assi dell’apparecchio.
Il punto di applicazione della forza peso.
Il punto di applicazione della risultante aerodinamica.
Dove si trova normalmente il baricentro?
Si trova nel punto d’intersezione degli assi del sistema.
Si trova tra il baricentro del pilota e quello della struttura.
Coincide con il baricentro del solo pilota.
La posizione del baricentro si sposta
sia a seguito di manovre attorno all’asse trasversale che longitudinale.
solo a seguito di manovre attorno all’asse trasversale.
solo a seguito di manovre attorno all’asse longitudinale.
L’efficienza aerodinamica è:
il rapporto tra superficie alare e portanza.
il rapporto tra portanza e resistenza.
il rapporto tra carico alare e velocità.
L’efficienza aerodinamica è:
il rapporto tra Cp e Cr.
il rapporto tra il peso trasportato e la sua velocità massima.
il rapporto tra la sua superficie ed il peso trasportato
L’efficienza di un’ala si può esprimere come:
il rapporto tra superficie e peso.
il rapporto tra la velocità verticale e quella orizzontale
il rapporto tra la velocità orizzontale e quella verticale
Il rapporto tra portanza e resistenza generate da un’ala a un certo regime di volo, ne rappresenta l’efficienza e varia:
al variare del carico alare.
al variare della superficie alare.
al variare dell’angolo d’incidenza.
L’efficienza massima di un parapendio è uguale a 8. Che cosa significa?
In aria calma possono essere percorsi 8 km perdendo 1000 m di quota.
Il rapporto tra apertura alare e corda alare è pari a 8.
In aria calma può essere percorso 1 km perdendo 800 m di quota.
Al variare dell’incidenza varia l’efficienza di un’ala perché:
varia solo il coefficiente di resistenza Cr dell’ala.
variano i coefficienti di portanza e resistenza Cp e Cr.
varia solo il coefficiente di portanza Cp dell’ala.
L’efficienza massima varia al variare del peso del pilota?
No, anche se l’ala al variare del peso si deforma.
No, purché al variare del peso l’ala non si deformi e l’aria sia calma.
Si, anche se l’ala al variare del peso non si deforma.
Volando in aria calma due piloti di peso diverso utilizzano lo stesso deltaplano o parapendio. Che risultati ottengono volando al medesimo regime di volo, se l’ala non si deforma al variare del carico?
Percorrono distanze diverse, ma impiegano uguali tempi.
Percorrono distanze diverse ed in tempi diversi anche se l’ala non si deforma in funzione del peso.
Percorrono la stessa distanza, ma in tempi diversi.
Volando in aria calma il peso del pilota, se l’ala non si deforma al variare del carico, influenzerà:
la velocità all’aria ed il tasso di caduta, ma non l’efficienza aerodinamica
l’efficienza aerodinamica e la velocità all’aria, ma non il tasso di caduta.
la sola efficienza aerodinamica.
Un’ala in volo, iniziando una virata:
diminuisce il proprio tasso di caduta
mantiene inalterato il tasso di caduta.
aumenta il proprio tasso di caduta.
Aumentando il carico alare a condizione che l’ala non si deformi e volando con una certa incidenza, si realizzeranno:
velocità e tasso di caduta minori.
velocità maggiore e tasso di caduta minore.
velocità e tasso di caduta maggiori.
E’ possibile che un deltaplano o un parapendio volino stabilmente su una traiettoria orizzontale in condizioni di aria calma?
Si, avendo un basso carico alare.
No, perché ciò significherebbe in sostanza che è stato azzerato il valore della resistenza aerodinamica.
Si, se il loro profilo è molto sofisticato.
Traiettorie orizzontali stabili sono realizzabili con deltaplano e parapendio:
solo rispetto al terreno in condizioni di ascendenza
solo rispetto al terreno in condizioni di vento in coda sostenuto
anche rispetto all’aria in condizioni di ascendenza.
La polare di un’ala è una rappresentazione grafica che:
indica i valori dei coefficienti di portanza e resistenza al variare dell’angolo d’incidenza.
indica i valori dei coefficienti di portanza e resistenza al variare dell’angolo di assetto
indica i valori di velocità al suolo al variare dell’incidenza
Che cosa è la polare delle velocità o odografa di un’ala?
È un grafico sul quale sono riportati i valori delle velocità orizzontali e delle velocità verticali dell’ala al variare dell’angolo d’incidenza.
È un grafico sul quale sono riportati i valori della portanza e della resistenza al variare dell’angolo d’incidenza
È un grafico sul quale sono riportati i valori della trazione e della resistenza al variare dell’angolo d’incidenza.
Se l’ala non si deforma, al variare del peso del pilota la polare delle velocità:
si sposta rispetto agli assi cartesiani.
non si modifica e non si sposta rispetto agli assi cartesiani
si modifica e non si sposta rispetto agli assi cartesiani.
Quali valori si possono ricavare dalla polare delle velocità di un’ala?
Quelli della resistenza al variare dell’incidenza.
Quelli delle velocità orizzontali e verticali ai vari angoli d’incidenza.
Quelli della portanza al variare dell’incidenza.
Sulla polare delle velocità di un’ala normalmente il minimo tasso di caduta si realizza volando:
all’incidenza alla quale corrisponde la massima efficienza in aria calma.
ad un’incidenza maggiore di quella cui corrisponde la massima efficienza in aria calma.
all’incidenza alla quale corrisponde il minimo valore della resistenza
Sulla polare delle velocità di un’ala normalmente la massima velocità orizzontale si realizza volando:
al valore d’incidenza cui corrisponde il miglior rapporto superficie proiettata / allungamento.
al valore d’incidenza massimo
al valore d’incidenza cui corrisponde una resistenza maggiore a quella che si ottiene alla massima efficienza aria
Sulla polare delle velocità di un’ala normalmente la massima efficienza in aria calma si realizza volando:
con l’angolo d’incidenza cui corrisponde il valore massimo del rapporto tra resistenza e portanza.
con l’angolo d’incidenza cui corrisponde il valore massimo del rapporto tra portanza e peso
con l’angolo d’incidenza cui corrisponde il valore massimo del rapporto tra portanza e resistenza.
In condizioni di ascendenza l’efficienza massima al suolo aumenta rispetto a quella che si otterrebbe in aria calma. Adeguando la polare delle velocità di un’ala a queste condizioni si vede che i migliori risultati si realizzano comunque volando:
a velocità all’aria maggiore di quelle utilizzate in condizioni di aria calma.
alla medesima velocità all’aria che si utilizzerebbe in condizioni di aria calma.
a velocità all’aria minore di quelle utilizzate in condizioni di aria calma
In condizioni di discendenza l’efficienza massima al suolo diminuisce rispetto a quella che si otterrebbe in aria calma. Adeguando la polare delle velocità di un’ala a queste condizioni si vede che i migliori risultati comunque si realizzano volando:
a velocità all’aria maggiori di quelle utilizzate in aria calma.
a velocità all’aria minori di quelle utilizzate in aria calma.
alla medesima velocità all’aria che si utilizzerebbe in condizioni di aria calma.
Con vento a favore la massima efficienza al suolo è maggiore di quella ottenibile in aria calma. Sulla polare delle velocità si vede che i migliori risultati si realizzano comunque volando:
all’incidenza che si utilizzerebbe per ottenere la massima efficienza in aria calma.
ad incidenza maggiore di quella che si utilizzerebbe per ottenere la massima efficienza in aria calma (velocità all’aria minore).
ad incidenza minore di quella che si utilizzerebbe per ottenere la massima efficienza in aria calma (velocità all’aria maggiore).
Con vento contrario la massima efficienza al suolo è minore di quella ottenibile in aria calma. Sulla polare delle velocità si vede che i migliori risultati si realizzano comunque volando:
all’incidenza che si utilizzerebbe per ottenere la massima efficienza in aria calma.
ad incidenza minore di quella che si utilizzerebbe per ottenere la massima efficienza in aria calma (velocità all’aria maggiore).
ad incidenza maggiore di quella che si utilizzerebbe per ottenere la massima efficienza in aria calma (velocità all’aria minore).
A parità di condizioni, di capacità e di ala a disposizione veleggia più a lungo il pilota:
più leggero.
più pesante
che fa virate più strette.
In condizioni di vento contrario, usando la stessa ala, il pilota più pesante:
volerà con un’efficienza al suolo identica a quella realizzata dal pilota più leggero.
volerà con un’efficienza massima al suolo maggiore di quella realizzata dal pilota più leggero
volerà con un’efficienza massima al suolo minore di quella realizzata dal pilota più leggero.
In condizioni di vento a favore, usando la stessa ala, il pilota più pesante:
volerà con un’efficienza massima al suolo minore di quella realizzata dal pilota più leggero.
volerà con un’efficienza massima al suolo maggiore di quella realizzata dal pilota più leggero.
volerà con un’efficienza massima al suolo identica a quella realizzata dal pilota più leggero
In condizioni aerologiche sfavorevoli, quali vento contrario e discendenza, volando con la medesima ala è:
sfavorito il pilota più pesante.
sfavorito il pilota più leggero.
non ci sono differenze.
Che cosa è lo stallo?
È una condizione di volo in cui si verifica un calo netto della portanza a causa di una brusca diminuzione dell’angolo d’incidenza.
È una condizione di volo in cui si verifica un brusco aumento della resistenza dovuto all’eccessiva velocità.
È una condizione di volo in cui si verifica il distacco dei filetti fluidi dall’ala a causa dell’eccessivo angolo d’incidenza.
Lo stallo di un’ala si può verificare:
solo a bassa velocità con incidenza oltre il valore critico
a qualsiasi velocità con incidenza oltre il valore critico.
solo a bassa velocità indipendentemente dall’angolo d’incidenza.
In virata la velocità minima di volo e quella di stallo sono identiche a quelle del volo rettilineo?
No
Si.
No, sono maggiori.
La velocità di stallo è influenzata dal carico alare?
No
Si, diminuisce con l’aumentare del carico alare.
Si, aumenta con l’aumentare del carico alare.
E’ possibile con il deltaplano e il parapendio andare in stallo ad alta velocità?
Si, se si raggiunge e si supera il valore critico dell’angolo di incidenza.
No
Solo in virata.
Un’ala stalla normalmente a diversi angoli d’incidenza se varia la velocità?
No, lo stallo non dipende dalla velocità ma solo dall’angolo d’incidenza.
Si, infatti lo stallo dipende solo dalla velocità.
No, lo stallo non dipende dalla velocità né dall’angolo d’incidenza.
Che cosa s’intende per autostabilità di un profilo?
Una tendenza a picchiare comunque dopo il verificarsi di uno stallo accentuato.
Una tendenza a tornare, autonomamente, alle condizioni di equilibrio dinamico anche senza l’intervento del pilota.
Una tendenza a cabrare o picchiare a seguito di un qualsiasi intervento del pilota sui comandi.
Perché deltaplano e parapendio sono macchine considerate autostabili?
Solo perché a un movimento rispetto all’asse verticale reagiscono con una tendenza a ritornare automaticamente in condizioni di equilibrio.
Perché reagiscono alle sollecitazioni aerodinamiche rispetto agli assi di rotazione tendendo a ritornare automaticamente in condizioni di equilibrio.
Solo perché a un movimento rispetto all’asse longitudinale reagiscono con una tendenza a ritornare automaticamente in condizioni di equilibrio.
Che cosa succede al sistema ala – pilota se il suo baricentro viene abbassato rispetto al centro di pressione?
Varia semplicemente lo sforzo di azionamento dei comandi.
Aumenta la sola stabilità laterale
Aumenta la stabilità in beccheggio e rollio.
La posizione bassa del baricentro del parapendio comporta entro certi limiti:
una minore stabilità in volo.
una maggiore stabilità in volo.
un minore sforzo di azionamento dei comandi nel parapendio.
La posizione bassa del baricentro del parapendio comporta:
una possibilità di avere delle oscillazioni più ampie.
una minore stabilità.
un minore sforzo di azionamento dei comandi nel parapendio
Lo svergolamento di un’ala, contribuisce alla stabilità in volo?
Si, se lo svergolamento è adeguatamente calcolato.
Sì
No
Volando in prossimità del terreno il deltaplano acquista prestazioni. Ciò è dovuto:
solo al fatto che molto vicino al terreno sovente vi sono piccole termiche.
a un fenomeno detto “effetto suolo”.
al fatto che vicino a terra il pilota istintivamente aumenta l’incidenza.
A che cosa è dovuto principalmente l’effetto suolo?
Solo ad una compressione dell’aria al suolo dovuta all’avvicinarsi dell’ala ad esso.
Ad una riduzione della resistenza indotta all’approssimarsi dell’ala al suolo.
A nulla in generale, perché trattasi solo di una sensazione del pilota.
Che cosa s’intende per “configurazione inusuale”?
Una situazione di volo con un numero di passeggeri eccedente quello previsto dal manuale d’impiego.
Una situazione di volo in condizioni ambientali e meteorologiche estreme.
Una variazione di geometria e/o un comportamento anomalo del mezzo normalmente non indotti dal pilota direttamente, come tumbling, chiusure, autorotazioni positive e negative, stalli paracadutali ecc
Quale parametro di volo può provocare una “configurazione inusuale”?
L’inclinazione in virata se eccede i 15 o 20 gradi.
L’angolo d’incidenza se eccede certi valori.
La velocità al suolo se è eccessiva.